domenica 25 febbraio 2007

Quando lui ti tradisce con la tastiera

Sofia ricorda ancora cosa provò quando sorprese il marito Mario mentre faceva sesso virtuale in chat: «Beccarlo davanti al monitor con una sola mano sulla tastiera è stato uno choc. Mi sono sentita ferita a immaginare che potesse intrattenere una relazione così spinta comunicando per iscritto con chissà chi». Quella volta lei riuscì a perdonarlo, ma la dipendenza digitale di Mario continuò a rendere insostenibile la loro vita, tra bollette astronomiche e nuovi tradimenti virtuali.

Oggi Mario è solo. Sofia lo ha lasciato dopo quasi vent'anni di matrimonio. E lui si è rivolto a uno psicoterapeuta specializzato in tossicodipendenze. «Ho scoperto - confessa - di avere spostato su Internet e il sesso virtuale una compulsività che in passato avevo avuto verso sostanze come alcol e droghe, e che altri magari hanno per il cibo o il gioco d’azzardo. Ma Internet è più insidiosa, perchè offre il vantaggio dell’anonimato, della dimensione Mud (Multi User Dimension) per sperimentare con una o più identità online, rimuove le barriere geografiche e apre le porte a tutte le culture».

La storia
La Stampa: "Mio marito mi tradiva con la tastiera"

1 commento:

crystal ha detto...

anche il mio...e ci eravano conosciuti allo stesso modo.
che dire...tutti quanti in chat cercano qualcosa che non trovano nella vita reale. Io ci sono passata.
Se vuoi ne discutiamo anche sul mio blog quasidisperate-crystal.blogspot.com
Ciao