lunedì 19 marzo 2007

Amore in chat finisce nel sangue: lei scopre di essere stata ingannata, lui la strangola

Avevano chattato per mesi, Regina e Christian. Lei faceva politica: era tesoriera della federazione di Amburgo della Cdu. Lui diceva di essere un medico dell’esercito e di aver prestato servizio in Afghanistan. Poi si incontrarono, e la verità venne subito fuori: Christian in realtà era un idraulico disoccupato che si era costruito un’identità virtuale per affascinare Regina. L’idillio si ruppe e il loro rapporto divenne teso e burrascoso. Fino a quando Christian, esasperato dal fatto di essere considerato un bugiardo, durante l’ennesimo litigio l’ha strangolata. Nella loro tragica vicenda – secondo criminologi e psicologi – si ritrovano i sintomi classici dei traumi provocati dal passaggio dal mondo virtuale alla cruda realtà.

La storia:
Amore in chat finisce nel sangue. Mesi di bugie e poi la strangola il Giornale

lunedì 12 marzo 2007

La doppia vita delle regine della cam

Morgana ha una laurea in Scienze della comunicazione e ne sta prendendo un'altra in Giurisprudenza. Passa le sue giornate a studiare diritto, nel suo appartamento, con addosso una vestaglia. Quando qualcuno la cerca in chat se la toglie, mette in scena il suo show, poi se la rimette e torna a essere una studentessa modello.
MyBy ha 35 anni e fa l'operaia. La sera, il camice che indossa al lavoro lascia il posto al baby doll con cui si presenta davanti alla cam. Non ha un fisico perfetto, ma piace proprio perché non sembra una pornostar.
Lovely faceva la cameriera in un pub prima di dedicarsi agli spogliarelli via web. Oggi guadagna cento euro al giorno e i suoi clienti la trattano come una regina. Le piacerebbe riuscire a rilevare un pub tutto suo.
Sono alcune delle sempre più numerose donne e ragazze che si esibiscono a pagamento da casa loro. Le loro storie sono su Specchio di questa settimana.

Le storie:

giovedì 8 marzo 2007

"Cliccai su un nome a caso e scrissi Ciao"

Estate 2001. Titti entra per la prima volta in una chat. E' sera, tutti gli altri sono andati a letto e lei ha un nodo alla gola per l'ennesima discussione con suo marito. Clicca su qualche link a caso, si imbatte in una chat, sceglie un nick (Lulù) ed entra. Ogni giorno suo marito torna a casa portandosi dietro le tensioni del lavoro e ogni giorno lei deve fare in modo che niente lo innervosisca. Titti entra in chat, si ritrova davanti a una lista di nick, clicca su un nome a caso e scrive "Ciao". Suo marito continua a dirle che è frigida e lei gli crede, perché non ha quasi mai voglia di fare sesso con lui. Titti scrive "Ciao" e comincia a dialogare con un perfetto sconosciuto. E la sua vita cambia.

La storia:
Lulù

Dalle manie da spogliarello ai pedinamenti virtuali: ecco le ossessioni del popolo del Web

Cyberstalk (pedinamento virtuale), cyber-spogliarello (tendenza a mettersi a nudo davanti a sconosciuti), egosurfing (ricerca ossessiva di siti che parlino di sé): sono alcune delle cybermalattie elencate in un articolo pubblicato oggi sulla Stampa. Piccole manie che possono portare a gravi forme di dipendenza.

L'articolo:
La Stampa: Sono i figli del Web i nuovi pazzi

domenica 25 febbraio 2007

Quando lui ti tradisce con la tastiera

Sofia ricorda ancora cosa provò quando sorprese il marito Mario mentre faceva sesso virtuale in chat: «Beccarlo davanti al monitor con una sola mano sulla tastiera è stato uno choc. Mi sono sentita ferita a immaginare che potesse intrattenere una relazione così spinta comunicando per iscritto con chissà chi». Quella volta lei riuscì a perdonarlo, ma la dipendenza digitale di Mario continuò a rendere insostenibile la loro vita, tra bollette astronomiche e nuovi tradimenti virtuali.

Oggi Mario è solo. Sofia lo ha lasciato dopo quasi vent'anni di matrimonio. E lui si è rivolto a uno psicoterapeuta specializzato in tossicodipendenze. «Ho scoperto - confessa - di avere spostato su Internet e il sesso virtuale una compulsività che in passato avevo avuto verso sostanze come alcol e droghe, e che altri magari hanno per il cibo o il gioco d’azzardo. Ma Internet è più insidiosa, perchè offre il vantaggio dell’anonimato, della dimensione Mud (Multi User Dimension) per sperimentare con una o più identità online, rimuove le barriere geografiche e apre le porte a tutte le culture».

La storia
La Stampa: "Mio marito mi tradiva con la tastiera"

martedì 20 febbraio 2007

Sam & Sally: Show in cam e scoperte grandiose

Sam: Vuoi sapere come si fa a capire se qualcuno ti ha eliminato dai contatti di Msn?
Sally: No.
Sam: Perché? Non ti ha mai sfiorato questa curiosità?
Sally: No.
Sam: Ma cos’hai?
Sally: …
Sam: Sei arrabbiata con me?
Sally: Che c’entri tu? Ce l’ho con uno con cui ho chattato poco fa.
Sam: Perché? Che ti ha fatto?
Sally: Vuoi sapere che mi ha fatto? Vuoi saperlo davvero? Ok, ti dirò cosa mi ha fatto. Mi ha detto: “Se ti spogli in cam ti pago”.
Sam: Davvero?
Sally: Davvero! Lo ha proposto a me! Ti rendi conto?
Sam: Be’, ci sono ragazze che lo fanno. Promettono show erotici in cam in cambio di ricariche.
Sally: E che vuol dire? Ci sono anche donne che offrono sesso in cambio di soldi. Ma questo non autorizza gli uomini ad andare da una ragazza qualsiasi e dire “Se fai sesso con me ti pago”.
Sam: Certo, non volevo metterlo in dubbio.
Sally: Va bene. Lasciamo stare.
Sam: Ok. Ora posso spiegarti la faccenda di Msn?
Sally: Comunque sembri saperne molto.
Sam: Su cosa?
Sally: Sulle ragazze che promettono gli show in cam. Sei uno spettatore abituale delle loro esibizioni?
Sam: Ho detto solo che so che esistono.
Sally: Su, dimmi la verità. Hai mai regalato ricariche per goderti i loro spettacoli?
Sam: Be’, sai, Sally…
Sally: Sì?
Sam: Sei proprio sicura di non voler sapere come si fa a scoprire chi ti ha eliminato dai contatti?
Sally: Uffa. E va bene. Spiegamelo.
Sam: Subito. Apri il messenger e segui questo percorso: strumenti → opzioni → privacy → visualizza. Ti ritroverai davanti a un elenco di nick: sono gli utenti che in questo momento hanno il tuo contatto nella loro lista. Se qualcuno dei tuoi amici non appare in quell'elenco significa che ti ha eliminato. Non è grandioso?
Sally: Mah. E con questo metodo puoi scoprire anche chi ti blocca?
Sam: No, no. Solo chi ti ha eliminato definitivamente dai contatti.
Sally: Ok.
Sam: Grazie per avermi ascoltato. L’ho appena scoperto e morivo dalla voglia di dirlo a qualcuno.

In fuga da casa per conoscere l'amico di chat

E' partita sabato mattina da Messina. L'hanno ritrovata domenica sera a Mestre. Per due giorni, una sedicenne messinese ha attraversato l'Italia inseguendo il sogno dell'amore in chat. Voleva conoscere un amico virtuale che credeva un suo coetaneo e che invece era un giovane uomo ignaro della passione di lei.

La storia:
La Stampa: Sul treno in cerca dell'amore sconosciuto
Il Tempo: Sedicenne messinese fugge da casa per conoscere l'amico di chat

sabato 17 febbraio 2007

Sam & Sally: Vuoi vedermi in cam?

Sally: Vuoi vedermi in cam?
Sam: Cosa? Hai la cam? Non me l’avevi mai detto che hai la cam.
Sally: E tu non me l’avevi mai chiesto. E comunque ci conosciamo solo da una settimana.
Sam: Ok. Voglio vederti in cam. E’ la mia risposta definitiva.
Sally: Ok. Aspetta.
Sam: Grazie infinite, Sally. Avvio anche la mia?
Sally: Non se ne parla. L’ultima volta che ho accettato di vedere un ragazzo in cam mi sono ritrovata davanti a un primo piano del suo arnese.
Sam: Ma ti sembro il tipo che va in giro a mostrare il suo arnese? Mostrarlo andrebbe contro i miei interessi.
Sally: …
Sam: Dai, Sally, sarebbe così romantico. Sarebbe come incontrarci per la prima volta e guardarci negli occhi.
Sally: Insisti ancora e ti saluto.
Sam: Va be’, mi arrendo. Accendi solo la tua.
Sally: Ok. Aspetta.
Sam: Non sto nella pelle. Sai, ero convinto che non ti avrei mai vista. Non hai mai voluto mandarmi la tua foto, e adesso sto per vederti in cam. E’ troppo bello per essere vero.
Sally: Che c’entra? Non mando a nessuno le mie foto, ma la cam è diversa. Non si possono salvare le immagini della cam, no?
Sam: Ehm. E invece si possono.
Sally: Che dici? E come si salvano?
Sam: E’ semplice. Premi Alt+Stamp, poi apri Paint (o programmi simili), e clicca su “modifica” e su “incolla”. E poi salva.
Sally: E’ così facile…
Sam: Sì, un gioco da ragazzi. Ma naturalmente con me non corri rischi. Io non catturerei mai le immagini della tua cam senza il tuo permesso. Puoi mostrarti tranquillamente.
Sally: …
Sam: Dai, Sally. Sono l'uomo più onesto e leale che tu abbia mai conosciuto. Se io fossi un ladro di immagini di sicuro non ti rivelerei che le immagini si possono rubare, non credi?
Sally: …
Sam: Sally?

martedì 13 febbraio 2007

Amore in chat: i chatter protagonisti del videoclip

Possiedi una web cam? Disponi di una considerevole dose di creatività e di faccia tosta? Hai sempre sognato di essere il protagonista di un video musicale? Se la risposta alle tre domande è sì, non lasciarti scappare questa occasione: potrai apparire nel videoclip di Amore in chat, il nuovo singolo di Luca Leoni. Provarci è semplice: scarica l’mp3 e il testo della canzone, imparala a memoria, riprenditi mentre la esegui in playback e invia il video. I più divertenti saranno inclusi nel videoclip ufficiale di Amore in chat. Tutti i video inviati saranno comunque visibili in streaming su Mondochat, il sito che ha promosso l’iniziativa in collaborazione con Luca Leoni.

Leggi il regolamento e guarda i video già inviati:
Mondochat & Luca Leoni

Piccole bugie crescono in Rete

Le donne mentono soprattutto sul peso, gli uomini sull’altezza, entrambi hanno la tendenza ad abbassarsi l’età. Sono piccole bugie a cui spesso ci si abbandona quando si compila il proprio profilo su un sito di appuntamenti online. A smascherarle è arrivata una ricerca della Cornell University, che ha indagato sulla tendenza all’inganno sul web dei cuori solitari della città di New York. Secondo i ricercatori la piccola menzogna fa parte di una strategia ben ragionata: i navigatori le raccontano per cercare di raggiungere un equilibrio tra l’apparire il più attraenti possibile e dare una parvenza di onestà.

Fonte:
Yahoo! Italia Notizie: Appuntamenti ottenuti online? Attenzione alle bugie

lunedì 12 febbraio 2007

Nel vortice della chat

Era l'autunno del 2000. Un pugno di voti in Florida teneva col fiato sospeso gli Stati Uniti. Il Grande Fratello di Taricone inchiodava alla tv milioni di italiani. E io precipitavo nel vortice della chat. Allegramente e inesorabilmente, precipitavo. La chat era quella di Kataweb, e io non avevo la minima idea di quanto profonde, e durature, sarebbero state le conseguenze della scoperta di questo micidiale mezzo di comunicazione.